Oggi vi raccontiamo di un viaggio che abbiamo fatto e che ci ha fatto bene. Un viaggio che, per l’esattezza, hanno fatto Carota e Matteo. In Messico.

In questi giorni cade una ricorrenza importante: il 9 agosto del 2003 nascevano i caracol zapatisti e si apriva ufficialmente il percorso dell’autonomia. Dopo il fallimento del dialogo di pace con il governo ed il tradimento dei dialoghi di San Andres, gli zapatisti e le zapatiste cambiano passo. Inizia così una fase diversa della lotta, dove la politica indigena prende poco a poco il posto dell’EZLN. L’autonomia indigena sorprende il mondo: l’EZLN si mette a protezione del progetto politico sociale delle comunità.

Siamo partiti per il Messico con il progetto 20ZLN e il desiderio di capire di più sul Chiapas, sulla rivoluzione del 94, su Marcos, sul Capitalismo, ma anche su Genova, sulla lotta, sull’autonomia, con gli occhi aperti, una mano sul cuore e l’altra per farci forza, lungo il tragitto.

Nel maggio 2016 siamo stati tra città del Messico, Oaxaca e Chiapas. In questo viaggio di formazione – si, si può fare anche a trent’anni – abbiamo visto la degna lotta dei maestri della CNTE dire no alla riforma educativa, abbiamo affrontato i blocchi stradali che rischiavano di farci perdere gli aerei del ritorno, con il sorriso di chi sa da che parte stare e con l’umiltà di non sapere come trovare il modo giusto per stare da quella parte. Siamo stati alla Realidad, alla Garrucha, ad Oventik, abbiamo visto due automobili zapatiste bruciate dalla violenza lobbistica dei trasportatori. Nel nostro piccolo abbiamo trasformato parole ed incontri in musica e immagini, senza mai riprendere le persone, per rispetto, portandoceli nel cuore, chiudendoli dentro ad un registratore, ad un campionatore.

Questo video e questo pezzo sono per noi l’inizio di un lavoro più ampio. Stiamo realizzando altro materiale che andrà a formare un flusso sonoro e di immagini continue, un EP forse, che si chiamerà proprio Arte del Pueblo. Quando tutto sarà pronto sarà il nostro piccolo mattone di comunicazione, narrazione, supporto alle autonomie, alle resistenze, alle alternative che, dalla Val Susa ai Centri Sociali Occupati, arrivano alle cooperative di Izapalapa, fino alle comunità in resistenza in Chiapas.

Essere diversi, osare un mondo diverso dove il capitalismo non sia più nemico di diritti, uguaglianza e futuro non è follia, è semplicemente quello che siamo.

Il pezzo lo abbiamo firmato assieme a 20ZLN (l’organizzazione senza la quale non saremmo mai arrivati in chapas e nei territori zapatisti), Keaton (il progetto di Carota assieme ad Hyppo e Salva) e COSTA! (Il progetto di Matteo Costa, nostro produttore, sesto uomo e coautore di molte nostre canzoni).

Qualche giorno fa il videoclip è stato proiettato al Comparte, festival di arte zapatista in Chiapas e possiamo dire con orgoglio di essere stati i primi artisti italiani a parteciparvi.