-Oh ma alla fine che cazzo avete fatto a Sanremo?
-I cazzoni, come poteva essere altrimenti?
Siamo un collettivo a cui piace provare forme diverse di espressione. Il linguaggio televisivo, seppur molto limitante, ci ha accompagnato nell’infanzia e racconta tuttora qualcosa ad un pubblico molto vasto. Abbiamo quindi accolto l’invito delle iene a giocare con il loro format.

Abbiamo individuato i tipici cliché sanremesi presenti nelle canzoni dei big, li abbiamo estremizzati e siamo andati a cantarli ai cantanti in gara. Fino a sfinirli, tormentandoli con i loro tormentoni (“amore mio”, “ti lascio andare”, “mani nelle mani”, “con te”, “sei più bella”). Si tratta di un gioco, un semplice gioco, e ci siamo divertiti.

Non è detto che sia l’ultima. Speriamo di strapparvi un sorriso.
Poi il completo è bello. Anche se le scarpe fanno male!